Pianta arbustiva coltivata soprattutto come cespuglio, l’oleandro necessita di relativamente poche cure eppure se non gestita a dovere anche con una buona potatura può portare al deperimento della pianta stessa, che ha una diffusione quasi totale e capillare in Asia ed in Europa, esiste in centinaia di versioni ma ha quasi sempre un comportamento arbustivo, dalla crescita veloce.
Comprendere quando potare questa pianta interessante quanto diffusa è essenziale per avere a disposizione fiori e rami ordinati ma anche in salute, come sempre però bisogna anche comprendere come farlo nel modo giusto: la potatura se troppo invadente e radicale è dannosa e può portare anche un recupero naturale difficile da parte del nostro oleandro.
Arbusto che fiorisce
Conosciuta come una delle più diffuse piante “estetiche” di tipo sempreverde, l’oleandro risulta essere abbastanza facile da curare e da gestire, essendo adattiva ma ha comunque diversi “nemici” come diversi parassiti, le temperature eccessivamente ridotte vicino allo zero, oltre ad una crescita eccessiva non portata sotto controllo, molto dipende dal contesto.
Questo perchè a seconda delle condizioni ambientali cresce abbastanza velocemente e fiorisce in particolare con l’inizio della primavera, in condizioni climatiche favorevoli può farlo anche dopo la fine dell’estate. La potatura in questo senso serve proprio a direzionare la crescita ma ha anche altri scopi precisi, che andremo ad analizzare poco più avanti.
Come e quando potare
E’ una pianta facile da gestire ma ha bisogno di un terreno poco compatto, tanta acqua soprattutto durante la fase più calda dell’anno ma una riduzione graduale ma importante con la metà dell’autunno. La crescita viene molto influenzata dalla quantità di luce, per questo bisogna capire quando e come potarla nel modo giusto:
- La potatura va realizzata prima della fioritura, precisamente dalla fine di gennaio fino all’inizio di marzo
- La potatura in questo caso però è qualcosa di relativamente evitabile se l’arbusto non è cresciuto abbastanza
In queste condizioni basta semplicemente spuntare le parti secche, eliminare le parti malate i fiori secchi ed i rami che tendono a crescere in maniera non corretta ad esempio verso il centro. Particolare attenzione alle aree centrali che possono celare anche tracce di malattie come un particolare batterio chiamato il cancro dell’oleandro che può essere eliminato solo con una buona potatura.
La potatura non deve lasciare tracce per questo motivo va effettuata con strumenti molto puliti e disinfettati oltre che affilati, possibilmente in un “colpo solo” e deve presentare un taglio obliquo e netto, così da evitare che l’umidità possa intaccare la ricrescita della pianta con dei ristagni, spesso fatali in particolare con forti piogge o gelate.